Peter Pan (2001)
dal romanzo di James Matthew Barrie
Si possono imparare cose importanti perfino dalle fiabe
e si può crescere anche continuando a volare
Mamma e papĂ Darling, stasera, escono a cena e sono vestiti eleganti; Michael, John e Wendy restano a casa con la loro simpatica tata, un grosso cane di nome Nana.
Peter Pan, insieme alla fata Campanellino, è in cerca della sua ombra: con loro i bambini Darling impareranno a volare. Cosparsi della polvere fatata raggiungeranno il Paese Che Non C’è dove abitano i Ragazzi Perduti, il terribile Capitano Uncino, il suo perfido aiutante Spugna e un allegro coccodrillo che sa ballare il mambo.
Voi, però, non dimenticatevi di diventare grandi: si possono imparare cose importanti persino dalle fiabe e si può crescere anche continuando a volare.
Prima volta in scena
Lo spettacolo debutta a Milano nella primavera del 2001 al Teatro delle Marionette di Via degli Olivetani nella primavera come novitĂ assoluta della stagione 2000/01.
I Peter Pan del Teatro Colla:
Stefania Mannacio Colla (stagioni 2000/01, 2001/02, 2002/03, 2003/04)
Fabrizio Martorelli (stagione 2004/05)
Elisa Carnelli (stagioni 2005/06, 2006/07, 2007/08, 2008/09, 2009/10)
Nicol Quaglia (stagioni 2010/11, 2011/12, 2012/13, 2013/14, 2014/15)
Ludovica Apollonj Ghetti (stagione 2015/16)
Valentina Malcotti (stagioni 2016/17, 2017/18, 2018/19, 2019/20, 2021/22)
Riccardo Pumpo (stagione 2022/23, 2023/24, 2024/25))
Note di regia
Peter Pan ha debuttato nel 2001 ed è stato subito un grandissimo successo; da allora lo proponiamo in ogni stagione e oso dire che piace proprio a tutti.
La sceneggiatura l’ho scritta perché un eroe come Peter non poteva mancare nel nostro repertorio e molti bambini ce lo avevano chiesto.
A quei tempi eravamo ancora nella nostra sede storica, il Teatro delle Marionette di Via degli Olivetani: tutte le azioni si svolgevano in palcoscenico tranne l’inseguimento di Capitano Uncino da parte del coccodrillo. Avevamo deciso di farli scendere in platea tra il pubblico anche se gli spazi erano piuttosto stretti.
Lo spettacolo era tutto bello e divertente, ma quella scena diventò epica, un vero pezzo di teatro che coinvolgeva attori e spettatori con un ritmo vivace e incalzante.
Oggi il coccodrillo ha qualche anno in più e rincorre Uncino “solo” sul palco, però balla ancora molto bene il mambo e lo spettacolo piace sempre tantissimo, sia ai piccoli sia ai grandi perché - come diciamo sempre - si può (e si deve) crescere anche continuando a volare.
(Stefania Mannacio Colla)