Il Mago di Oz

dal romanzo di Frank Baum

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Venghino siore e siori, venghino!
Il grande Mago di Oz è in grado di fare qualsiasi magia. O quasi…


In mezzo agli Stati Uniti c’è il Kansas; in mezzo al Kansas, ma non proprio a metà, c’è la fattoria di Dorothy, una ragazzina vivace e intraprendente, che un bel giorno visse una straordinaria avventura nel magico regno di Oz.

La nostra simpatica amica incontra dapprima uno Spaventapasseri senza cervello, poi un Uomo di latta senza cuore, infine un Leone senza coraggio.

Ma non è tutto: laggiù abitano anche streghe malvagie e streghe bellissime, il popolo dei Ghiottoni e quello dei Golosoni, oltre, naturalmente, al potentissimo Mago di Oz che è in grado di fare qualsiasi incantesimo. O quasi.


Prima volta in scena

Lo spettacolo debutta a Milano al Teatro delle Marionette nella primavera del 1996) come novità assoluta della stagione 1995/96.

Le Dorothy del Teatro Colla

Diana Hobel (stagione 1995/96, 1996/97)
Nadia Noto (stagioni 1997/98, 1998/99, 1999/2000)
Astra Lanz (stagioni 2000/01, 2001/02, 2002/03)
Elena Galvani (stagione 2003/04)
Paola Pizzi (stagioni 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2007/08)
Elisa Carnelli (stagioni 2008/09, 2009/10)
Maria Vittoria Scarlattei (stagione 2010/11)
Giulia Viana (stagione 2011/12)
Chiara Zerlini (stagione 2012/13)
Sara Drago (stagione 2013/14)
Silvia Altrui (stagioni 2014/15, 2015/16, 2016/17, 2017/18, 2018/19, 2019/20, 2021/22, 2022/23)

Note di regia

Il Mago di Oz è stata la mia prima sceneggiatura; l’ho scritta all'inizio degli anni Novanta quando mio nonno Gianni, novantenne, stava abbandonando le scene e io sapevo che avrei dovuto sostituirlo nel suo ruolo di sceneggiatore.

La storia di Dorothy mi è sempre piaciuta un sacco: ho amato molto il film di Fleming, Judy Garland e tutte le canzoni; gli Stati Uniti sono uno dei miei luoghi del cuore e infine anche il Kansas, “desolato e piatto”, per me ha un suo perché, ma questo l’ho scoperto ventuno anni più tardi.

Lo spettacolo ha debuttato nel 1996, anno in cui è nata la mia primogenita Francesca, ed è subito piaciuto tantissimo; da allora lo abbiamo proposto ininterrottamente in ogni stagione ed è ormai considerato un classico del nostro repertorio. Di quell’edizione ricordo con grande affetto Diana Hobel, la nostra prima Dorothy, che si era appena diplomata e che adesso è un’attrice “importante”; è stata una protagonista di freschezza e bravura straordinarie.

In questi lunghi anni Il Mago di Oz ha sempre avuto un grandissimo successo e quando uno spettacolo piace non ha bisogno di essere spiegato; tuttavia - questo per gli spettatori più curiosi - sappiate che dentro ci sono tante cose e tanti ricordi: Gianni che ci stava lasciando, le musiche tradizionali americane che abbiamo scelto Luca Passeri ed io in un gelido studio di registrazione, l’eccezionale Strega malvagia dell’Ovest interpretata da mia zia Cosetta e molto altro che non vi diciamo, ma che voi - ne sono certa - avete colto.

(Stefania Mannacio Colla)